Posa o reportage?

Posa o reportage? Quali sono le differenze? Sono due tecniche molto differenti.

Quasi agli antipodi.

Spesso nei servizi fotografici ci troviamo di fronte a una scelta. Ma non è sempre così.

Nella scelta tra posa o reportage, possiamo benissimo trovare la via di mezzo. Una tecnica può diventare la rafforzativa dell’altra.

Ma andiamo per ordine. Vediamo cos’è il reportage. Cos’è la posa. E infine come i due elementi possono unirsi o in ogni caso andare di pari passo all’interno di un servizio fotografico di Matrimonio.

 

Che cos’è il Reportage

 

Spesso e volentieri la questione che preme di più agli sposi è “non vogliamo che il fotografo ci porti via per mezza giornata dai nostri ospiti”.

Oppure: vogliamo goderci la festa, vogliamo degli scatti rubati, vogliamo delle fotografie spontanee”.

Tutto giustissimo. Si chiama reportage ed è favoloso.

Le fotografie scattate “al volo” esprimono una spontaneità e una felicità che la posa non sempre riesce a dare.

Esiste però una mezza misura.

 

Posa: lo scatto è più professionale?

 

Chi non vorrebbe una bella fotografia scattata da un fotografo professionista?

Come posso pensare che il fotografo riesca a riprendermi l’abito in maniera perfetta se prima non è stato messo a posto?

Come valorizzare il make-up al meglio, con la luce giusta e con l’angolazione corretta?

Come faccio ad avere uno di quei bellissimi scatti dove sia io che mio marito possiamo risultare perfetti, proprio in un giorno dove stiamo ricercando la perfezione?

Vorrei poi che ci fossero tutti i miei ospiti nelle fotografie. Ma con 100 invitati, come posso essere sicura che tutti siano stati ripresi senza un minimo di posa?

La parola “shooting” che sta dilagando in questi anni indica proprio un servizio fotografico “in posa”.

 

Che cos’è la posa in fotografia

 

Posa non vuol dire rimanere 15 minuti con il bouquet sotto il mento guardando un punto non ben definito nell’aria.

Esiste un modo di posare dove è il fotografo stesso che crea una fotografia perfetta in tutte le sue parti, scattata in mezzo secondo e completamente spontanea.

Pensate: questa è la posa!!

Posa che rappresenta il nostro tempo, non posa degli anni ’50.

Una posa fresca, accattivante, dinamica.

Che accanto ad un reportage creativo, attento, completamente spontaneo nei suoi sguardi, nei suoi brindisi, nei suoi abbracci, nei suoi sorrisi, nelle sue lacrime di gioia, nei suoi gesti, creerà il servizio fotografico perfetto!

Quindi nell’antico dilemma, posa o reportage, c’è una soluzione alternativa alla scelta. Ovvero la non scelta.

Il fotografo in gamba è quello che riesce a combinare le due tecniche all’interno dello stesso Matrimonio per potervi offrire una panoramica trasversale e completa delle vostre Nozze.

Logico che il fotografo di Matrimoni non deve fare la parte “dell’avvoltoio”.

Dove per avvoltoio intendo snaturare il momento, riprodurre artificialmente l’attimo, non avere la capacità di dare i giusti spazi agli Sposi.

Venti minuti all’interno di una giornata non sono nulla e daranno una svolta alla qualità del servizio.

Per cui! Posa o reportage? Pollice alzato per il connubio tra una frizzante e veloce posa ed uno spontaneo ed espressivo reportage!